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LA CRISI DEL MODELLO SVIZZERO

La Svizzera non va più di moda. La sostanziale scomparsa del segreto bancario, gli scambi di informazioni internazionali, le indagini su banche e società fiduciarie, le conseguenze della voluntary disclosure: in pochi anni è cambiata l’immagine della Svizzera, ora non più cassaforte discreta dell’Europa.

Il 19 maggio 2016 è entrato in vigore il Protocollo sullo scambio di informazioni fiscali  fra Italia e Svizzera (L. 69/2016) e, salvo un teorico referendum di iniziativa popolare nella Confederazione Elvetica, dal 1° gennaio 2018 la Svizzera scambierà integralmente informazioni con gli altri Paesi; le informazioni verranno fornite anche per i rapporti passati, tornando indietro fino al 23/2/2015 (giorno della firma del Protocollo).

Al momento resta vietata la cosiddetta fishing expedition (la pesca a strascico di presunti evasori), ma la Svizzera non potrà più rifiutare di comunicare informazioni «unicamente perché queste sono detenute da una banca, un altro istituto finanziario, un mandatario o una persona che opera in qualità di agente o fiduciario».

A questo progressivo processo di trasparenza internazionale, si sono aggiunti altri eventi ad alto impatto mediatico: Panama papers dei mesi scorsi, unitamente ad altre indagini, hanno messo alla luce dei collaudati castelli di società off-shore, spesso organizzati da società fiduciarie svizzere per sottrarre ad imposizione fiscale redditi nazionali. La stessa “procedura di collaborazione volontaria per l’emersione ed il rientro di capitali detenuti all’estero” o voluntary disclosure (art. 1 L.186/2014) ha spaventato banche e fiduciarie, con effetti al limite dell’illegalità: alcuni correntisti di banche svizzere hanno dovuto fare ricorso alla magistratura, che è dovuta intervenire per ribadire l’illegittimità del blocco dei fondi in mancanza di adesione alla voluntary disclosure.

In questa situazione di incertezza e confusione, le persone rischiano di fare scelte sbagliate, dettate dall’emotività e dalla paura. Effetto pratico: fiduciari arrestati, società fiduciarie che chiudono, banche che non accettano clienti italiani, ecc. Il mondo è cambiato, il “copia e incolla” di modelli passati è ora altamente pericoloso.

EUROPEAN FAMILY OFFICE INVESTMENT FORUM 2016

Inizia oggi ad Amsterdam il Forum internazionale dei Family office europei. Per ospitare l’evento è stata scelta l’Olanda, il moderno financial hub, anche per illustrare gli incentivi previsti dai Paesi Bassi in materia di innovazione, globalizzazione, energia solare e investimenti a reddito fisso.

Durante il Forum verranno approfondite le seguenti tematiche:

  • Alternative Credit and Fixed Income Strategies
  • Capitalizing on Real Asset Investments
  • Emerging Markets & Globalization
  • Private Equity/Venture Capital & Angel Investing Opportunities
  • The Importance of Manager Selection and Monitoring
  • Next Generation Philanthropy
  • Opportunities in Direct Investing/Co-Investing
  • Hedge Fund Investing: How to Generate Alpha?
  • Powering the Future – Investing in Energy
  • Regulation, Compliance and Fiduciary Responsibility

PASSAGGI GENERAZIONALI

Secondo un sondaggio di EY effettuato su più di 500 imprese di famiglia e diffuso a novembre 2015, i passaggi generazionali di successo vengono gestiti direttamente dal CdA, dal Consiglio di famiglia o dall’amministratore delegato.

La maggioranza delle imprese pianifica la successione, anziché procrastinarla: l’88% degli intervistati aveva chiaramente identificato il responsabile del processo nel CdA (44%), nel Consiglio di famiglia (23%) o nell’amministratore delegato (22%). La delega al CdA passa dal 44% al 51% se il campione delle imprese viene ristretto ai Paesi emergenti.

Il sondaggio non ha evidenziato alcuna correlazione fra il successo di un passaggio generazionale e l’esperienza effettuata dai discendenti presso altre aziende, anche se la maggior parte delle famiglie incoraggia un percorso professionale esterno all’impresa di famiglia.

La pianificazione di un passaggio generazionale, secondo il sondaggio, richiede che venga individuato qualcuno responsabile delle seguenti attività:

  • individuazione delle fasi del processo e pianificazione temporale
  • formalizzazione di un piano di emergenza
  • formazione di tutte le parti coinvolte
  • perseguire lealtà e fiducia interna, per evitare defezioni quando avviene il passaggio
  • coinvolgere il management uscente per ottenerne la collaborazione
  • rinforzare il supporto familiare a favore dei discendenti che subentreranno in azienda

NUOVA PUBBLICAZIONE: FORMULARIO DI TUTTI I CONTRATTI PRIVATI

“Il contratto è l’accordo tra due o più soggetti per produrre effetti giuridici”: una definizione semplice, ma con infinite articolazioni e applicazioni nei casi più diversi. Questo formulario esamina tutte le tipologie di atti plurilaterali, nei quali le parti contrapposte possono liberamente esprimere la propria volontà negoziale.
Tutti i contratti riportati nel volume sono stati “uniformati”, cioè presentano delle strutture molto simili fra di loro: tale importante rielaborazione, frutto di un enorme lavoro enciclopedico e assente in altri testi, rende i contratti non solo facilmente comprensibili anche per le persone meno esperte, ma soprattutto evidenzia con immediatezza i diritti/doveri di ogni contraente, così come la rispettiva “forza” contrattuale.
Il testo, dopo una sintesi dei concetti generali necessari per poter scrivere un contratto, raggruppa per categoria tutte le clausole standard normalmente utilizzate. A seguire una classificazione analitica e minuziosa di ogni tipologia contrattuale utilizzabile in Italia: i capitoli sono divisi per oggetto del contratto (beni mobili e immobili, beni immateriali e beni mobili registrati ecc.) o per area applicativa (agroalimentare, finanza, lavoro, società, servizi ecc.), per agevolare la ricerca della fattispecie più idonea al caso concreto.
La struttura dei paragrafi e il sistema di codifica dei contratti, insieme a un corposo indice analitico ed al sistema di rimandi interni, offrono al lettore una guida pratica e di facile utilizzo, per affrontare con successo le casistiche più diverse. Per rendere più snella la versione cartacea del libro, alcuni contratti di uso meno frequente sono riprodotti esclusivamente sul supporto digitale collegato al libro stesso.
È fondamentale segnalare infine, che tutti i contratti proposti sono disponibili online in formato Word, in modo da potere essere immediatamente utilizzati e modificati a seconda delle esigenze.

INVESTIRE IN ARTE? STUDIO GUZZI AL PARLAMENTO DI STRASBURGO

Studio Guzzi si occupa di investimenti alternativi e diversificazione del patrimonio. Come forma di investimento alternativo, l’arte e gli oggetti da collezione hanno un posto in prima fila.

E, per sottolineare il forte legame di studio Guzzi family office con il mondo dell’arte, oggi – alle ore 17.00 – verrà inaugurata una mostra da noi promossa, intitolata Baronessa Soares e i suoi Artisti Internazionali (evento: “Supporting Female Entrepreneurs”).
La mostra temporanea avrà luogo dal 12/12/2017 al 14/12/2017 alla North Gallery di Strasburgo.
Verranno esibiti ai rappresentanti europei le opere d’arte di ben 12 autori, e il fil rouge che accompagnerà questo percorso artistico è “donne tra le piume di un’eleganza coraggiosa”.
Una mostra esclusiva, dove sarà possibile scorgere, opera dopo opera, le caratteristiche di delicatezza e di forza che contraddistinguono l’universo femminile.

STUDIO GUZZI PRESENTE ALLO SPOLETO ART FESTIVAL 2018

Dopo il successo dell’esposizione artistica dello scorso dicembre a Strasburgo, anche a settembre prosegue l’impegno di Studio Guzzi nel patrocinio dell’arte e della cultura.

Questa volta Studio Guzzi sarà presente a Perugia per lo Spoleto Art Festival 2018: tanti gli artisti che parteciperanno al ricco programma dal 28 settembre al 1° ottobre. In particolare, avremo il piacere di ritrovare – dopo Strasburgo – la Baronessa Soares e i suoi Artisti internazionali: in un dialogo tra pittura, letteratura e musica, sarà possibile apprezzare le loro mostre personali e collettive, oltre che le performance estemporanee… il tutto all’interno della meravigliosa cornice perugina.

Lo Spoleto Art Festival giunge così alla sua X edizione con ben 150 tra eventi e performance, oltre 30 concerti di musica gratuiti e 84 spazi espositivi. L’edizione 2018 si propone come un “meeting art” – sottolinea il Presidente del Festival, Luca Filipponi – ovvero un’occasione di incontro tra tutti i soggetti protagonisti dell’arte contemporanea, dagli artisti ai galleristi, ai collezionisti.

Maggiori informazioni disponibili al link seguente: http://www.spoletofestivalart.com/